La scultura “ ABBRACCIO “ , fa parte di un ciclo di opere eseguite prevalentemente in ferro a partire dal 2003. Come sempre alla base di ogni genere di lavori da me realizzati,esiste una ricerca filosofica,una volontà ben precisa di rappresentare pensieri e sensazioni suggeriti dal nostro tempo storico,dalla società e dal mio modo di percepire ciò che accade sia nel quotidiano,sia nell’evento straordinario. In particolar modo,in questa serie di sculture denominate “ CONNESSIONI “, ho cercato di evidenziare ancora una volta un argomento a me molto caro,improntato sullo studio della filosofia del TAO. Come spesso accade nella civiltà occidentale,ogni situazione viene “divisa e sezionata” in modo da individuare al suo interno il bene o il male, la condanna o il plauso,la libertà o la prigionia. Ritengo che sia più giusto considerare sempre e comunque ogni cosa come un’unità formata da due elementi,spesso antitetici ma proprio per questo strettamente correlati. L’equilibrio di forme e volumi delle mie sculture è da ricercarsi proprio nella coesistenza di due corpi diversi che si completano a costituire una nuova realtà. Con“equilibrio”,intendo definire una condizione “dinamica” ,in grado di mutare il rapporto di pieni e vuoti,di variare la distanza che intercorre tra i due elementi base della figura. Questo è molto importante poiché non deve esistere alcuna costrizione nel mantenimento di una certa posizione (…il mutamento è insito nella vita…).Un’unione forte non si realizza attraverso l’annichilimento dei componenti che la realizzano ma al contrario valorizzando le diverse peculiarità che essi hanno.

In questo modo due corpi costituiranno una forma, due pensieri si fonderanno in un’anima.